Movimento No. 2

Digging Beneath Appearances in Search of Essence.

Un Giovane curioso andava a cercare la manifestazione della somma delle energie di un posto, chiamate lo Spirito del Luogo. Lo cercava nei boschi isolati, lontano dai centri abitati. Lo conobbe in un bosco di vecchi faggi, poco dopo che dal cielo era caduta la gioia dei bambini. Bianca e soffice si posava sui rami degli alberi spogli.

Il Giovane, incantato dalla magia, vicino ad un tronco liscio bianco panna si sedette.

Iniziò a comunicare con il faggio, come aveva imparato da sua nonna, e gli chiese come stessero i suoi fratelli nel bosco.
L’albero rispose che stavano riposando beatamente e che come lui erano felici della neve,
poiché essa trattiene il caldo del suolo. Una cosa lo preoccupava. Il Giovane curioso ne volle sapere di più e così domandò.
L’albero, dopo un profondo sospiro disse: l’edera.

L’ignaro saltò in piedi e disse:
da piccolo la strappavo con mio Padre. L’albero, conoscendo la natura emotiva dell’essere umano, aspettò prima di parlare, così che il Giovane potesse raggiungere la neutralità mentale necessaria per sentire e parlare con lui.
Il vecchio faggio aspettò ancora un momento e disse: Vedi, un albero libero dall’edera è sano. Ci sono fratelli su cui cresce piano piano finché non sono coperti e infine soffocati. Fa male vedere qualcuno che ami coperto di edera da non riconoscerlo più.

Il Giovane, che con il respiro cercava la neutralità, stette in silenzio per un poco finché un’intuizione gli arrivò. Sapendo che aveva solo 0,8 secondi prima che la sua ragione iniziasse a distorcere l’informazione, la gridò!

Anche noi umani abbiamo l’edera.
Ci pensò di nuovo, aggiungendo l’intelligenza.
Ce l’abbiamo, ma forse non è così visibile come la vostra.

L’albero divenne curioso e chiese spiegazioni.
L’edera che cresce sulle vostre cortecce è come le convenzioni sulla nostra ragione. Un pensiero libero da convinzioni è in grado di esprimere la sua diversità. Un albero libero dall’edera esprime i suoi colori.

Le convenzioni sociali corrompono le scelte del quotidiano. Giorno dopo giorno gli anni passano e si sclerotizzano in comportamenti consolidati, i quali annullano l’identità della persona, proprio come fa l’edera con l’albero.

Se è vero che edera e convenzioni hanno simile essenza nei nostri mondi, forse una soluzione c’è.
L’albero, gioioso del momento, ascoltò ancora una volta il Giovane.

Se tagli la radice dell’edera l’albero è nuovamente libero, il tempo si porterà via la carcassa o la ingloberà. Questo io lo posso fare per voi alberi.
E voi sareste disposti ad aiutarmi a conoscere dove si nascondono le mie convenzioni limitanti?

L’albero rispose:
il tempo che tu dedichi a strappare l’edera dai miei compagni lo dedichi a te stesso, poiché ti concedi il tempo per sentirti.

Benedetto Magri

Società coperta, 1.

Cima Comer, 2022.

Coloro che si impegnano per preservare il dominio degli uomini sugli uomini si avvalgono delle convenzioni per raggiungere il loro scopo. Già dall’infanzia queste soffocano la necessità di espressione dell’individualità, condannando le differenze.

Una persona privata della sua unicità è molto più facile da influenzare.

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Il dualismo essenza-apparenza, 2.

Tesio, 2023.

La divinità creatrice, che ci vuole liberi e coscienti, pone dentro l’umanità la Forza, la Luce e l’Amore, così che possiamo imparare a riconoscere e superare — dentro e fuori di noi — il dualismo essenza–apparenza.

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Il momento dell’azione, 3.

Tesio, 2023.

Il dualismo diventa univoco quando scegliamo di tagliare l’edera alla radice: è il momento in cui smettiamo di essere soffocati dalle convenzioni e iniziamo a esprimere liberamente la nostra essenza, sciogliendoci dal legame limitante con la società.

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ESSENZA COMUNE, 3.

Cima Comer, 2023.

Allora avremo realizzato la nostra essenza comune: saremo esseri consapevoli e pieni di luce. Il valore di questo viaggio risiede anche nel fatto che, quando ci permettiamo di brillare, diamo inconsciamente agli altri il permesso di fare lo stesso. Da quel movimento, come un battito d’ali, il nostro mondo diventa un posto migliore — per noi e per le generazioni future.

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